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Hanno ormai quasi sessant’anni gli ultimi italiani nati sotto la monarchia, ma questi nulla si ricordano dell’ultimo re d’Italia, Umberto, se non

FIRENZE - Hanno ormai quasi sessant’anni gli ultimi italiani nati sotto la monarchia, ma questi nulla si ricordano dell’ultimo re d’Italia, Umberto, se non l’immagine di lui che sale sull’aereo che lo avrebbe portato in esilio. La stessa immagine che è nei libri di storia e che oggi ricordano, forse, anche i giovani e gli adolescenti. Eppure, secondo Amedeo d’Aosta, «fino a dieci anni fa, quando si parlava di monarchia, la gente sorrideva: oggi ascolta». Il duca d’Aosta sembra voler evitare risposte dirette a chi gli chiede se in Italia, oggi, ci sia spazio per un re al Quirinale. Ma poi aggiunge: «Per come vanno le cose non dico che ci sia una chance per il ritorno di una monarchia a breve termine, ma penso possa diventare un’alternativa». Per Amedeo l’occasione per quella che qualcuno leggerà come «una provocazione» viene dalla pubblicazione del libro «Il mio sogno mediterraneo», Edizioni Polistampa, presentato ieri a Firenze, città dove il duca è nato il 27 settembre 1943.
Data recensione: 10/12/2004
Testata Giornalistica: Il Piccolo di Trieste
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